Resta aperta più che mai la partita riguardante la cancellazione dei prossimi appuntamenti italiani. RCS al momento ha confermato che le corse in programma (Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo) si svolgeranno come previsto, nonostante i timori per il coronavirus, dato che il decreto restrittivo del governo non coinvolge le zone attraversate dalle corse in oggetto, ma resta in sospesa cosa si farebbe in caso di cancellazione. Il discorso sarebbe piuttosto concreto soprattutto per la Milano-Sanremo, che al momento attraversa alcune “zone gialle”. Si è espresso in merito David Lappartient, presidente dell’UCI, che ha innanzitutto premesso che continuano “a sostenere gli eventi che si terranno in Italia”.
Lappartient, nella giornata di ieri, ha sottolineato che la decisione definitiva non aspetta a loro ma alle autorità sanitarie italiane e che, in caso di cancellazione, non è detto che corse come la Strade Bianche o la Milano-Sanremo possano essere recuperate: “Al momento il calendario è pieno, se si vuole spostare le gare sia va molto più avanti nella stagione e non ci sono gare a novembre o dicembre”. Oltre al problema di calendario, i risvolti economici possono essere disastrosi per uno sport abbastanza fragile come il ciclismo: “Quando pensi a quali sono i potenziali effetti nella stagione, possono essere enormi”, ha concluso.
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